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Archive for febbraio 2010

La Spezia piange

25 febbraio 2010 1 commento

Oggi la nostra città piange la morte di Giovanni Magliani, un dipendente delle Ferrovie dello stato, morto per un incidente sul lavoro ieri mattina.È l’ennesimo tragico evento di una serie infinita di morti bianche, contro cui i Giovani Comunisti hanno sempre combattuto.

A tutti noi è capitato di interrogarci su quello strazio che colpisce i familiari delle vittime in queste occasioni, su quel pozzo di dolore di cui è impossibile misurare la profondità. Forse senza mai pensare che questa lacerazione potesse colpire uno di noi, che quelle lotte porta avanti tutti i giorni.

Giovanni era il padre del nostro compagno Paolo, Giovane Comunista e membro della Segreteria Provinciale di Rifondazione Comunista. A Paolo e a tutti i suoi familiari va il nostro cordoglio, tutta la nostra vicinanza e l’affetto più vero.

Giovani Comuniste/i La Spezia

Categorie:Giovani comunisti

Giuseppe Tonini “Ecco le mie idee per Sarzana”

23 febbraio 2010 Lascia un commento

Giuseppe Tonini candidato a consigliere comunale per i Giovani Comunisti nella lista della Federazione della Sinistra, ci parla un po di lui e ci illustra le sue idee per il comune di Sarzana.

Invitiamo naturalmente tutti i compagni a sostenerlo.

Sono Giuseppe Tonini, Segretario del Circolo tematico GLBTQ “Eurialo e Niso” di Rifondazione Comunista della Spezia, ho 24 anni e sono un giovane, precario, operatore di un call center a La Spezia, un omosessuale, un proletario, ma soprattutto un comunista, e da comunista combatterò per il superamento di queste condizioni in maniera radicale, incompromissoria e animata da un’aspirazione al superamento dei problemi di tutti che definirei feroce…ma tutto questo senza perdere la tenerezza.

Ci tengo in particolar modo però a ribadire il concetto fondamentale che mi appartiene, io non rivendico le condizioni perchè le vivo, qualunque esse siano, ma le vivo perchè le rivendico.

Il mio mandato sarà incentrato su una forte propensione alla reale affermazione dei diritti civili come cardine di una sostanziale uguaglianza e di un affermato antifascismo. xenofobia, transfobia, omofobia e razzismo saranno i termini che cercherò di cancellare e sradicare da qualunque realtà io sia proiettato.

L’immagine dei giovani, la loro sicurezza, la prevenzione e la loro istruzione saranno invece rivendicate da battaglie e conquiste fatte da uno di loro.
I precari ed i lavoratori potranno contare un compagno, un lavoratore, uno che come loro oggi, purtroppo vive per lavorare, e non più lavora per vivere. A questo dico basta. Dico basta a lavori sotto pagati e a sfruttamenti legalizzati.

Inoltre ritengo che, dalle alte rappresentanze alle più basse realtà, l’immagine della donna stia subendo continue e frustranti violenze di ogni tipo.
Tutto questo senza trascurare la cultura, la base dell’integrazione e del dialogo, che per me dovrebbe…anzi…deve essere valorizzata, incentivata e pubblicizzata in ogni forma ed in ogni aspetto.

Come candidato alle prossime elezioni comunali di Sarzana, il secondo comune della nostra provincia, sarà mia peculiarità rapportare alla realtà del territorio tutte le istanze da me citate.

Categorie:Giovani comunisti

Nasce alla Spezia la Federazione degli Studenti (cittadellaspezia.com)

22 febbraio 2010 Lascia un commento

Riportiamo l’articolo pubblicato oggi su cittadellaspezia.com sull’assemblea della Federazione degli Studenti, per i Giovani Comunisti ha partecipato Francesco Tornaboni (membro del coordinamento provinciale).
Inoltre il dibattito è stato condotto da Filippo Vergassola, membro del coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti e del direttivo provinciale della Federazione degli studenti.

La Spezia. Venerdì 19 Febbraio, in Viale Amendola 18, al Centro Culturale Pietro Scoppola, si è tenuta l’assemblea di lancio della Federazione Degli Studenti, associazione studentesca di stampo sindacale.
Associazione che vanta, come solidi partner politici i Giovani Democratici, i Giovani Comunisti, la CGIL e l’Arci.
Il portavoce provinciale e responsabile della fase costituente Liguria della Federazione Degli Studenti, Luca Erba, dichiara:
“Gelmini dichiara di volere una scuola più competente, la risposta è stata un taglio al mondo del sapere di 8.000.000.000 di euro. In questa manovra i primi ad essere colpiti saranno i professori precari, infatti migliaia di docenti dovranno abbandonare le aule a causa della mancanza di fondi; spariranno infatti 17.000 cattedre. E’ inaccettabile che un
governo non investa sulla scuola e sul sapere, è inaccettabile che l’offera formativa degli istituti tecnici e professionali venga notevolmente abbassata con un taglio delle ore per i laboratori e un taglio degli stage lavorativi. un paese che non investe sulla scuola ha
perso in partenza, ed è destinato alla crisi, che va di paripasso con la mancanza di cultura. la Federazione degli studenti si impegna ad essere strumento di propaganda e opposizione che parte direttamente dalle scuole superiori, vantando al seguito centinaia di studenti, accomunati dallo stesso sentimento di indignazione difronte alle manovre scellerate del governo.”
Sono intervenuti per i giovani democratici Brando Benifei (esecutivo nazionale), Matteo Cataldo (coordinatore comunale), per i giovani comunisti Francesco Tornaboni (membro del coordinamento provinciale), per la cgil Lara Ghiglione (segretario FLC), per l’arci Antonella Franciosi (presidente) e il portavoce nazionale della federazione degli studenti: Marco Grandinetti.
Inoltre è intervenuto Federico Barli (ass. provinciale al turismo) che ha portato il saluto della Provincia.

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Massimo Lombardi verso la Regione: un progetto per La Spezia insieme a tutti gli spezzini. (Fonte LaSpeziaOggi.it)

22 febbraio 2010 Lascia un commento

pubblichiamo quest’intervista rilasciata da Massimo Lombardi, candidato al consiglio regionale per Rifondazione.

Data Pubblicazione 20/02/2010
Avvocato, una lunga esperienza nel volontariato e nell’associazionismo, Massimo Lombardi è candidato alle elezioni regionali nella lista della Federazione della sinistra. Ci ha parlato dei suoi programmi nel suo originalissimo “point”, la passeggiata Morin, perchè, spiega, “la nostra città è un point naturale e senza barriere: dispone di splendidi giardini, vie e piazze, mercati ed è bello fare una campagna elettorale inmovimento. Sarebbe inoltre incoerente spendere ingenti somme per una campagna elettorale in momenti di crisi come quello attuale”.

Perchè ti sei candidato alla Regione?

Essenzialmente ci sono 2 ragioni. Quella preponderante è di cuore: purtroppo 5 anni fa, proprio pochi giorni prima delle elezioni regionali cui era candidato, è morto mio padre Aldo e sinceramente questa cosa mi è rimasta nel cuore: io che preferivo di gran lunga lo sport alla politica ho provato a raccogliere questo testimone. In questi 5 anni ho seguito e approfondito la politica ed oggi porto il testimone di mio padre, un uomo che aveva dedicato tutta la vita agli altri, senza mai prendere, pretendere o rivendicare nulla, che mi ha cresciuto in maniera severa e rigorosa. Secondariamente penso che in questo momento il mio nome possa far convergere tutta una serie di persone su un progetto politico che veda la partecipazione di tutti i cittadini, rendendoli non solo fruitori di idee ma partecipi attivamente, per costruire tutti insieme. Io faccio parte di una federazione della sinistra ma il mio impegno sarà coinvolgere tutti gli spezzini, al di la delle ideologie, per il bene di tutti i soggetti che abitano la nostra città.

Quali sarà il tuo impegno se andrai in Regione?

Intanto gli spezzini non dovranno più essere considerati “sudditi” di Genova, perchè anche le periferie regionali dovranno ricevere maggiori attenzioni.

Tra le tematiche fondamentali metterei il lavoro e l’ambiente. Per quanto riguarda il lavoro credo ci sia necessità di un progetto particolare per la nostra città che subisce una crisi occupazionale ai massimi livelli: occorre un intervento forte, non solo sussidi. Non ho nemmeno difficoltà a condannare quei datori di lavoro e quelle grandi aziende, anche di sinistra, che non rispettano i diritti dei lavoratori o che, seppur nella legalità, applicano ed estremizzano i contratti atipici. Sarò una piccola sentinella che non farà sconti a nessuno ma che metterà in primo piano gli interessi di tutti i lavoratori, a prescindere dalle tessere e dalle idee politiche.
In questo momento di crisi economica è necessario applicare delle regole per far si che la vita possa essere  vissuta dignitosamente, arrivando a fine mese in modo sereno e meno traumatico di oggi.

La città ha vissuto la crisi dell’Arsenale ed anche su questo vorrei apportare il mio impegno, perchè comunque l’Arsenale è stato un patrimonio importante di intelligenze e di professionalità, civili e militari, e tutt’oggi ci sono ancora figure importanti come i due palombari che tutta l’Italia ci invidia. Riguardo alle aree militari di cui tanto si parla sono convinto che almeno una parte andrebbe resa alla città: che sia uno sfogo al mare per i cittadini e che veda abbattuto quel muro tra la società civile e la società militare, una svolta condivisa a vantaggio della città intera, non dei pochi che vorrebbero farne mero profitto.

Il tema dell’ambiente è altrettanto importante perchè la nostra città è stata letteralmente devastata da scelte scellerate, anche da esponenti della sinistra, ma i responsabili non si trovano mai. Se noi guardiamo dal mare le colline spezzine sventrate sembrano ferite che lacrimano: Pitelli un caso su tutti. Sono inoltre fermamente contrario a bruciare il cdr nella centrale dell’Enel, come lo sono gli abitanti coinvolti della zona est della città, che quando si svegliano alla mattina vedono i loro davanzali sporchi di sostanze inquinanti depositate. Altro grosso problema è rappresentato dall’amianto presente nel porto ed è assurda la presenza di sommergibili nucleari nel golfo, dove ci sono ampie zone balneabili e  vivai di mitili che arrivano sulla tavola di tutti, ma nel 2000 il piano di emergenza militare era praticamente sconosciuto alla città. Non vorrei che La Spezia mantenesse ancora il triste primato di tumori e patologie polmonari, quindi occorrono un’assunzione di responsabilità e l’impegno affinchè certe cose non si ripetano.

Perchè hai scelto di fare questa campagna elettorale alternativa?

Anche qui due motivazioni! Innanzittutto vedo la crisi nelle famiglie spezzine, tutte, e ne faccio una questione morale: non mi sembra il caso di buttare al vento ingenti somme per una campagna elettorale. Secondariamente credo che il politico sia l’uomo che onestamente deve curare l’interesse pubblico, quindi deve confrontarsi con le persone in modo diretto: il Politico non si colloca sul piedistallo davanti a masse passive e acritiche, io voglio fare un passaparola per le strade e le piazze, voglio confrontarmi con chiunque, sia di destra sia di sinistra, senza voler convincere nessuno.  per portare l’aspetto umano del politico e cercare relazioni umane. Per me la vittoria sarebbe non necessariamente l’elezione, ma l’aver contribuito a diminuire l’astensionismo alle urne e il disinteresse per la vita politica. Mi rivolgo, infatti, anche a tutti quei cittadini che si sentono di sinistra ma che non si riconoscono più nei partiti.

Categorie:Giovani comunisti

Videocrazia assolutista e patriottismo da commedia

21 febbraio 2010 Lascia un commento
Ieri sera i pochi di voi che hanno avuto il coraggio di guardare la finale del festival di sanremo (volutamente minuscolo), hanno potutto assistere all’ennesima dimostrazione di quello che è l’italia berlusconiana, il festival come saprete è stato stravinto da amici di maria de filippi (l’organizzazione giovanile del pdl) sia la “nuova” proposta che il “big” erano due cavalli della nota scuderia, che ogni hanno ci propina pseudo modelli che canticchiano canzoni veramente brutte.
Sul podio sale anche x-factor che si piazza al secondo posto (evidentemente il cantante rai era più brutto di quello mediaset).
La cosa più bella però è stato il secondo posto del terzetto Pupo-Emanuele Filiberto-Canonici che strimpellano una canzoncina pseudo-fascista scritta direttamente sulla tomba di mussolini, dio, patria e famiglia s’intreccia con il berlusconissimo revisionismo storico (da notare che la canzone ha fatto schifo anche ai Finiani di FareFuturo)
Lo scenario che si puo’ tratteggiare da tutto ciò è veramente desolante, l’italia non è una paese fascista…è un paese berlusconiano, e ci vorrà molto tempo per estirpare questo cancro dal nostro bel paese.
Purtroppo compagni il disastro non è finito qui, dopo l’annuncio della fine della canzone d’autore italiana ecco salire sul palco…la banda dell’arma dei carabinieri…a quel punto ecco qualcuno sperare..dai un po’ di buona musica Italia…e invece no la patriottissima banda si esibisce con la colonna sonora di Star Wars in barba agli invidiatissimi compositori italiana di ogni epoca, evidentemente la benemerita non conosce Puccini, Verdi e compagnia…giusto per dare una lezione ai patrioti berlusconiani.
Davanti a questo sfacelo compagni non dobbiamo mollare, è ormai evidente che non stiamo combattendo solo per un ideale politico, ma per la salvezza di tutto quello che era e che dovrebbe essere l’Italia, la terra che ha dato i natali ai più grandi maestri di ogni tempo, e che ora è devastata da un manipolo di criminali disposti a fare qualsiasi cosa per mantenere il potere.
Resistere compagni non è più una scelta…è un dovere.

Videocrazia Assolutista e patriottismo da commedia
Ieri sera i pochi di voi che hanno avuto il coraggio di guardare la finale del festival di sanremo (volutamente minuscolo), hanno potutto assistere all’ennesima dimostrazione di quello che è l’italia berlusconiana, il festival come saprete è stato stravinto da amici di maria de filippi (l’organizzazione giovanile del pdl) sia la “nuova” proposta che il “big” erano due cavalli della nota scuderia, che ogni hanno ci propina pseudo modelli che canticchiano canzoni veramente brutte.Sul podio sale anche x-factor che si piazza al secondo posto (evidentemente il cantante rai era più brutto di quello mediaset).La cosa più bella però è stato il secondo posto del terzetto Pupo-Emanuele Filiberto-Canonici che strimpellano una canzoncina pseudo-fascista scritta direttamente sulla tomba di mussolini, dio, patria e famiglia s’intreccia con il berlusconissimo revisionismo storico (da notare che la canzone ha fatto schifo anche ai Finiani di FareFuturo).
Lo scenario che si puo’ tratteggiare da tutto ciò è veramente desolante, l’italia non è una paese fascista…è un paese berlusconiano, e ci vorrà molto tempo per estirpare questo cancro dal nostro bel paese.
Purtroppo compagni il disastro non è finito qui, dopo l’annuncio della fine della canzone d’autore italiana ecco salire sul palco…la banda dell’arma dei carabinieri…a quel punto ecco qualcuno sperare..dai un po’ di buona musica Italia…e invece no la patriottissima banda si esibisce con la colonna sonora di Star Wars in barba agli invidiatissimi compositori italiana di ogni epoca, evidentemente la benemerita non conosce Puccini, Verdi e compagnia…giusto per dare una lezione ai patrioti berlusconiani.

Davanti a questo sfacelo compagni non dobbiamo mollare, è ormai evidente che non stiamo combattendo solo per un ideale politico, ma per la salvezza di tutto quello che era e che dovrebbe essere l’Italia, la terra che ha dato i natali ai più grandi maestri di ogni tempo, e che ora è devastata da un manipolo di criminali disposti a fare qualsiasi cosa per mantenere il potere.

Resistere compagni non è più una scelta…è un dovere.

Categorie:Giovani comunisti

Presentata la lista per le comunali di Sarzana in appoggio a Caleo tra loro anche un Giovane Comunista Giuseppe Tonini

15 febbraio 2010 Lascia un commento

Giuseppe Tonini classe 1985, segretario del circolo GLBTQ di Rifondazione “Eurialo e Niso” nonche membro dei Giovani Comunisti, é candidato a consigliere comunale nella lista della Federazione della Sinistra.

Invitiamo tutti i giovani Sarzanesi a sostenerlo nella corsa per far si che anche i giovani siano adeguatamente rappresentati in consiglio comunale.

ecco l’articolo pubblicato da rifondazionelaspezia.it

Lavoratori, cassintegrati, pensionati, disoccupati, piccoli imprenditori ma anche due cittadini egiziani e marocchini e un rappresentante del movimento gay-lesbo-trans-queer: sono i venti candidati della lista della Federazione della Sinistra che si presenta alle elezioni comunali di Sarzana in appoggio al sindaco uscente Massimo Caleo il 28 e il 29 marzo prossimi.

La presentazione di sabato 13 febbraio al centro sociale “A.Barontini” di Sarzana ha visto la presenza del segretario regionale di Rifondazione Comunista Sergio Olivieri assieme al segretario del circolo “XXI luglio 1921″ di Sarzana Aldo Pigoni e Antonella Guastini, assessore uscente PRC del comune di Sarzana e candidata alle prossime elezioni regionali per la Federazione della Sinistra.

“Una lista plurale, perchè plurale e varia è la società in cui viviamo”, ha affermato Sergio Olivieri: “ci sono giovani, meno giovani, laureati sia all’università che nelle fabbriche: abbiamo infatti compagni che la “laurea” nella vita se la sono sudata in un altro modo, come ad esempio chi ha vissuto la dura esperienza della cassa integrazione alla ex San Giorgio”.

Ma la lista sarzanese è “l’unica che va nella direzione della vera unità a sinistra: altri esponenti del modo della sinistra fanno scelte diverse, noi invece proseguiamo con un vero processo unitario con le forze di Rifondazione, Comunisti Italiani e Socialismo 2000″ ha concluso l’ex deputato.

Grande curiosità per le candidature di Ayman Afef Mohamed, cittadino egiziano e Hafida Reddaf, originaria del Marocco: entrambi laureati e interpreti di professione per i tribunali della Spezia e Massa: una scelta che si inserisce nel miglior solco della politica di integrazione dopo il successo della scuola d’italiano per migranti che Rifondazione Comunista ha istituito lo scorso autunno proprio nel circolo sarzanese di via Mascardi.

“E’ la nostra più bella risposta alle politiche securitarie del governo” -ha aggiunto Antonella Guastini “- “Ayman e Rafida sono giovani, preparati e motivati e rappresentano al meglio la nuova società multietnica”.

Ecco i nomi dei candidati: Marta Ambrosini, Clelio Barbieri, Lorenzo Bassano, Alfio Bertone, Enrico Briganti, Maurizio Cotrupi, Andrea De Luca, Amedeo Di Pierro,Claudia Garbini, Gian Piero Gola, Ayman Atef Mohamed, Piero Orlandi, Maria Teresa Palumbo, Giovanna Pirrotta, Marco Raiti, Genanaro Rarità, Hafida Reddaf, Gianni  Soprano, Giuseppe Tonini, Francesco Tramonti.

Categorie:Giovani comunisti

Privatizzazione del governo e parlamento s.p.a. (Gabriele De Mori)

14 febbraio 2010 Lascia un commento

Stavo ascoltando una storia e sul più bello mi sono addormentato! Prima che mi addormentassi, ero rimasto che un gruppo di uomini un giorno aveva deciso di collaborare per fare cose che singolarmente non sarebbero stati in grado di realizzare. Ovviamente si trattava di provvedere innanzitutto a quelli che a tutti si presentavano come i bisogni primari dell’essere vivente: sostentamento e sicurezza. Per questo motivo dissero: quest’acqua che sgorga naturalmente dalla terra potremmo cercare di convogliarla nei campi per potere annaffiare il grano per sfamarci, e magari un giorno riusciremo anche portarla nelle case di ognuno di noi per potere bere e lavarci e chissà, forse un giorno avremo anche l’idromassaggio… E per vivere un pochino più tranquilli, potremmo organizzarci in modo da poterci difendere da chi ci volesse aggredire e da potere soccorrere quelli di noi che sventuratamente cadessero vittime di qualche calamità naturale.
Passarono i secoli e l’organizzazione divenne sempre più grande e complessa: ma il motivo per cui gli uomini continuavano a vivere insieme, nel mio sogno, rimaneva lo stesso per cui i loro antenati, un giorno, avevano gettato le basi per costituire i primi stati…
Poi una mattina, forse proprio stamattina, mi sono svegliato e ho sentito qualcuno che diceva: le strade che ha costruito il tuo bisbisbisnonno, i tubi che il tuo proproproprozio ci ha passato sotto per portarti l’acqua, la sorgente che il padre di tutti noi ha collocato su quel monte, ora è mio, e ora giustamente ci voglio fare profitto! D’altra parte quegli enti pubblici che dovevano portarti l’acqua a casa senza trarne profitto (perché proprio anche per quello vivi in uno stato e paghi le tasse) in realtà ci facevano la cresta sopra e si perdevano per strada metà dell’acqua… Allora tanto vale che legalizziamo il furto e cartolarizziamo le falle! e speriamo che quel padre lassù ogni tanto ci mandi anche qualche terremoto, così io mando una squadra privata (s.p.a.) a soccorrere le vittime e a ricostruire, ovviamente con i mezzi che fino adesso abbiamo pagato con le nostre tasse: d’altra parte ho delle azioni e devo trarne profitto, se no che cazzo le ho comprate a fare? Poi un giorno comprerò le azioni dei carabinieri, dei vigili del fuoco, e forse in giro c’è già qualcuno che vende le azioni di quel padre lassù…
Allora ho creduto di sognare e invece di cercare di interpretare il mio sogno ho pensato a che cosa avevo mangiato ieri sera: non me lo ricordavo più, forse avevo bevuto troppo o forse avevo guardato troppa tv prima di andare a dormire.
Però mi sono ricordato che qualcuno un giorno ha detto che tutto, in natura, prima o poi, sarebbe diventato merce.. Non sono sicuro che la sua fantasia arrivasse all’assurdo di un paese retto da un governo privatizzato e di un parlamento s.p.a., il nostro è un caso a parte ed evidentemente ne siamo fieri!… comunque proprio quella persona aveva previsto la globalizzazione, aveva detto che lo stato è al servizio dei padroni e aveva detto che noi uomini, per la legge del mercato globale, siamo già merce.
E se per qualcuno è giusto o è già inevitabile che sia così (d’altronde abbiamo tutti le nostre pari opportunità e il ministro che degnamente le rappresenta), non ci stupisca quando per uscire di casa a fare due passi, per respirare l’aria e guardare il sole che ancora crediamo (?) di tutt,i dovremmo passare sotto un lettore di codici a barre… 

Categorie:Giovani comunisti

Non parole ma fatti! Riflessione sui gap

12 febbraio 2010 Lascia un commento


L’iniziativa dei gap di sabato scorso 6 febbraio, svoltasi in Piazza Brin, ha dimostrato, con la sua riuscita, quanto sia importante porre in essere iniziative concrete contro il caro vita ed a sostegno dei redditi dei piu’ deboli.

Distribuire, in poco piu’ di due ore, 100kg di pane ad un euro al kg, ha significato consentire ad un centinaio di persone di risparmiare sulla propria spesa salvaguardando la qualita’ del prodotto acquistato.

Troppo spesso, infatti, le persone che con il loro stipendio o la loro pensione non arrivano alla fine del mese sono costretti ingiustamente a scegliere di acquistare prodotti a basso costo ma di scarsa qualità con un grave pregiudizio anche per la propria salute.

Questo è inaccettabile!

Il nostro obiettivo è quello, quindi, di continuare con inizative di distribuzione di generi alimentari a prezzo di costo anche nelle prossime settimane auspicando che, una massiccia adesione da parte della gente possa consentire ai GAP della Spezia di poter distribuire, così come avviene in altre città, non solo pane ma altri beni di prima necessità come pasta, passata di pomodoro e latte.

Ma non solo.

L’inizativa di sabato ha dato modo di riallacciare rapporti con le persone , con il territtorio, ascoltare gli umori della gente che è stanca di sentire promesse che puntualmente non sono mantenute ed ha bisogno, invece, di cose concrete …di fatti… di un partito, quale il nostro, che intercetti i bisogni ed il disagio dei singoli elevandolo a disagio sociale , facendo emergere così le contraddizioni del nostro sistema paese.

Il prossimo appuntamento dei GAP è per il 27 febbraio nel quartiere del Favaro dalle 9,30 alle 12,00 con la distribuzione del pane ad un euro al Kg.

Per i GAP La Spezia Stefania Novelli

Categorie:Giovani comunisti

Comunicato del collettivo maistatezitte

3 febbraio 2010 Lascia un commento

Inoltriamo il Comunicato/Appello lanciato dal Collettivo maistatezitte di Milano

Giustamente si ricorda l’orrore dei lager nazisti, ma si continua a tacere sull’orrore dei Centri di identificazione ed espulsione

joy e hellen non devono tornare nelle mani degli aguzzini!

Nei giorni della memoria in Lombardia si sono moltiplicate le iniziative per ricordare gli atroci lager che il nazismo costruì per annientare e cancellare dal mondo gli ebrei, i rom, gli omosessuali, i dissidenti politici, considerati alla stregua di “nonpersone”.

In Italia e in Europa vi fu complicità e indifferenza di fronte alla deportazione di uomini, donne e bambini, sospinti a pugni e schiaffi verso i treni che li avrebbero condotti allo sterminio. Oggi si condanna quell’indifferenza che giustamente appare come una barbarie peggiore dell’odio, qualcosa di impensabile, impossibile da replicare.

Ma tale barbarie si sta ripetendo: la detenzione nei lager chiamati Cie (Centri di identificazione ed espulsione), la deportazione nei paesi di origine, il respingimento di massa e la reclusione nei campi di concentramento in Libia come in Marocco, sono la risposta che l’Europa di Schengen ha scelto di dare alla questione della migrazione.

In Italia il pacchetto sicurezza ha sancito la clandestinità come reato. Oggi esistono lager dove donne e uomini, costretti a emigrare dal proprio Paese per sfuggire alla fame o alle guerre, e spesso anche a persecuzioni politiche, vengono detenuti e privati dei diritti umani fondamentali.

Nei Cie, di cui Milano finge di ignorare l’esistenza nonostante i ripetuti suicidi e i frequentissimi atti di autolesionismo provocati dalla disperazione di chi si trova ingiustamente chiuso in trappola, soprusi e violenze sono all’ordine del giorno. Ma alle donne, spesso giovanissime vittime di racket internazionali specializzati nella tratta di esseri umani, tocca subire in più l’odioso crimine della violenza sessuale.

Quarant’anni fa le femministe riuscirono a smascherare e rovesciare l’ipocrisia di una società maschilista che considerava gli stupri “atti contro la morale” invece che delitti contro la persona. Oggi, a distanza di tanti anni, si deve riprendere la lotta non soltanto contro il persistere di una cultura ancora profondamente maschilista cui si devono ripetuti casi di violenza e femminicidio, ma anche in difesa delle migranti rinchiuse nei Cie, considerate come “nonpersone” senza diritti e sottoposte a continui ricatti sessuali.

Joy ed Hellen, due delle cinque donne arrestate insieme ad altri migranti in seguito alla rivolta di quest’estate in via Corelli, hanno avuto il coraggio di denunciare in Tribunale l’ispettore-capo per un tentativo di stupro. In attesa di processo, saranno scarcerate il 12 febbraio, ma rischiano di essere nuovamente deportate nei Cie, in mano agli stessi aguzzini da cui si sono dovute difendere, con gravissimo rischio per la loro incolumità fisica e psichica, oppure rimandate tutte nei loro Paesi d’origine e ricacciate in quelle gravissime situazioni di pericolo a cui hanno cercato di sottrarsi.

Non si può fingere di non sapere, non si può essere complici. Il patriarcato ha sempre diviso le donne tra buone e cattive, tra puttane e madonne: non accettiamo che oggi cerchi di dividerci tra “legali” e “illegali”. La violenza contro le donne è sempre e comunque un crimine inaccettabile.

Scendiamo dunque in campo contro i nuovi lager e i meccanismi di potere che li legittimano nell’indifferenza generale. Dopo il nazismo è stato detto: mai più! Eppure oggi in Italia e in Europa abbiamo leggi che privano altri esseri umani dei diritti fondamentali. A cosa serve allora la memoria?

Facciamo sentire a chi è prigionier* dietro quelle sbarre la solidarietà di tutt* coloro che non sono più dispost* a tollerare l’esistenza di questi lager, né le torture e gli omicidi di stato che si vorrebbero occultare al loro interno.

Le donne che si sono incontrate al presidio del 25 novembre in piazza Cadorna e che vogliono rompere il silenzio di Milano sulle violenze nei Cie

Per contatti: 2511@inventati.org

Categorie:Immigrazione

Finalmente anche alla Spezia i GAP (Stefania Novelli)

2 febbraio 2010 Lascia un commento

Resistere al Carovita serve come il Pane!


Contro il caro vita, al fianco della gente schiacciata tra la crisi economica e le speculazioni sui prezzi dei beni al consumo, SABATO 6 FEBBRAIO IN PIAZZA BRIN DALLE 10 ALLE 12,00 , distribuzione di pane di qualità ad 1 € al Kg.

Il pane, acquistato dagli organizzatori contrattando il prezzo direttamente con il produttore , verrà distribuito, senza che vi sia ricarico alcuno, a tutti coloro che lo richiederanno.

Iniziative di questo tipo si stanno susseguendo in tutto il nostro paese dando vita ad una rete di solidarietà e sostegno concreto a pensionati, operai e a tutti quelli che quotidianamente si trovano ad affrontare il dramma di non arrivare alla fine del mese.

Ma non solo, attraverso queste azioni concrete il Partito della Rifondazione Comunista rinsalda  la sua forza e la sua vocazione di partito sociale che attraverso l’autorganizzazione e la solidarietà tenta di ribaltare i rapporti di forza dentro la società.

L’azione dei GAP non è demagogia ma, al contrario è azione concreta che non intende polemizzare con le associazioni di categoria o contestarne l’operato bensì si pone come obiettivo quello di fornire risposte concrete ai bisogni della gente , di spezzare l’isolamento in cui spesso vive chi è colpito dalla crisi elevando così il disagio individuale in disagio sociale.

Nessuno, infatti, oggi si occupa della crisi sociale che attraversa il nostro paese; non lo fa il Governo che si preoccupa di tutelare i forti e non vuole sentire le ragioni dei più deboli e non lo fanno le amministrazioni locali, ben vengano quindi i GAP !

Stefania Novelli: Gap La Spezia

Categorie:Giovani comunisti